Scienza dei materiali nella produzione additiva: Previsione della deformazione di parti PBF mediante CTE

Nelle ultime puntate ci siamo concentrati principalmente sul comportamento termico dei materiali misurato con la calorimetria differenziale a scansione (DSC). Nell'ultimo video abbiamo parlato di come le tensioni residue possano portare alla deformazione di una parte stampata in 3D e di come l'analisi meccanica dinamica (DMA) possa aiutare a stimare le tensioni residue. Oggi la dott.ssa Natalie Rudolph spiega come sia possibile prevedere la deformazione utilizzando il coefficiente di espansione termica (CTE) con l'aiuto dell'analisi termomeccanica (TMA).

L'argomento di questa settimana: Previsione della deformazione di parti PBF mediante CTE

Utilizziamo l'analisi termomeccanica (TMA) per misurare la deformazione di una sostanza sotto un carico non oscillatorio in funzione della temperatura e del tempo mentre la sostanza è sottoposta a un programma di temperatura controllata in un'atmosfera specifica.

Per saperne di più:

• Come stimare e calcolare il coefficiente di espansione termicaCoefficiente di espansione termica lineare (CLTE/CTE)Il coefficiente di espansione termica lineare (CLTE) descrive la variazione di lunghezza di un materiale in funzione della temperatura. CTE utilizzando il metodo dell'analisi termomeccanica
• Uso delle informazioni dell'analisi termomeccanica per prevedere la deformazione di un pezzo stampato con polvere PA12
• L'effetto dell'arricciatura nellaTemperature di fusione ed entalpieL'entalpia di fusione di una sostanza, nota anche come calore latente, è una misura dell'apporto di energia, tipicamente calore, necessario per convertire una sostanza dallo stato solido a quello liquido. Il punto di fusione di una sostanza è la temperatura alla quale essa cambia stato da solido (cristallino) a liquido (fusione isotropa). fusione a letto di polvere